L’ondata di arresti e perquisizioni che ha colpito chi si batte per la difesa della Val di Susa, riguarda tutti non solo gli attivisti del movimento No Tav.
Questi odiosi atti volti a reprimere le voci di chi, in questi anni di furia liberista, non ha piegato la testa davanti alle sopraffazioni, sono intimidazioni rivolte a tutti i liberi cittadini.
La forza brutale prova a sottomettere un’intera valle, ma non ha mutato i diritti dei suoi abitanti. Un regime dispotico può annebbiare milioni di menti, ma non riuscirà a zittire il dissenso contro le sue barbare imposizioni.
San Precario esprime tutta la sua solidarietà alle vittime della repressione . Nell’inferno precario, nei territori devastati, nelle battaglie per i beni comuni, per la mobilità, per il reddito e per i nuovi diritti, si dipanano le mille resistenze che costituiscono un’unica lotta. Una lotta che esprime un’idea nuova di civiltà: giusta equa e solidale.
Libere tutte/i!!!!