Oggi pomeriggio ci siamo presentati al Boookstore Mondadori di Corso Vittorio Emanuele, noi attivisti di San Precario insieme ai ReRePre (Rete Redattori Precari), muniti di volantini e megafono per far conoscere ai lettori e agli impiegati delle librerie la realtà delle case editrici del gruppo.
“Sai come Mondadori tratta i suoi lavoratori?” era scritto sui volantini. “Il 50% dei lavoratori di Mondadori è precario, malpagato, sfruttato … Mondadori fa pagare la crisi ai suoi collaboratori, fregandosene della loro professionalità e della qualità dei libri”.
Infatti: da un censimento condotto dalla ReRePre nel 2012, si contavano circa 300 collaboratori precari nelle aziende di Mondadori Libri; a molti di loro, dopo anni di contratti a progetto illegittimi, quest’anno è stato chiesto di aprire una Partita Iva, e chi non ha accettato è stato lasciato a casa, senza nessun tipo di ammortizzatore sociale.
Le lavoratrici precarie delle case editrici del gruppo, stanche di veder calpestati i propri diritti, si sono rivolte al punto San Precario di Milano, ed è così partita la campagna comunicativa via twitter e facebook #sequestaeunazienda, che oggi si è concretizzata in un’apparizione di San Precario in libreria.
Per molti le precarie/i precari dell’editoria sono lavoratrici/lavoratori invisibili, ma i libri che leggiamo e leggono i nostri figli tutti i giorni sono il prodotto del loro lavoro.
“Apri gli occhi! Questa cultura rende schiavi!”
La lotta è solo all’inizio… Stay tuned: #sequestaeunazienda
materiali distribuiti:
volantino contro la casa editrice Mondadori
volantino per i lavoratori
segnalibro fronte
segnalibro retro
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