L’eccezione che conferma la regola: votiamo per Mirko Mazzali

Lo ribadiamo: per cambiare la situazione in cui viviamo non esistono scorciatoie, dobbiamo organizzarci in una massa critica capace di spingere le rivendicazioni necessarie a liberarci dalla precarietà. I pilastri su cui costruire questa proposta politica per noi sono da sempre la ramificazione sul territorio dei punti san precario, agenzie di conflitto e complicità fra gli atipici, la cospirazione precaria, il reddito, i diritti e la cittadinanza per tutti e tutte.

In questo la politica del Palazzo è sempre stata un avversario, tuttalpiù un interlocutore, che troppo spesso rappresenta e ha rappresentato interessi avversi ai nostri. La stella polare che ha sempre guidato il nostro percorso è stata l’autonomia: gli unici a cui rispondiamo sono coloro che lottano ogni giorno con noi contro la precarietà e per la dignità della propria vita.

Per questo quando ci hanno chiesto di candidarci, abbiamo risposto che avevamo cose più urgenti da fare. Per questo come firma collettiva non ci siamo mai sentiti di appoggiare nessuno di sinistra o di centro sinistra che dir si voglia.

D’altronde sappiamo perfettamente chi è la Moratti, sappiamo chi rappresenta, chi si porta dietro e chi finanzia. Pensiamo che ognuno/a di noi lo abbia ben presente e non debba essere convinto di alcunché, men che meno da noi.

Quindi perché questa lettera? Perché come per ogni regola vi è un’eccezione.
Quest’anno si candida come consigliere comunale Mirko Mazzali: avvocato di molte persone della rete precaria che ha difeso in decine e decine di processi senza chiedere nulla in cambio, che ha sempre dimostrato di rispettare profondamente le persone e i percorsi che hanno incrociato la sua strada.

Soprattutto compagno fidatissimo, persona onesta ed intelligente, complice delle battaglie precarie. Se c’è una persona che siamo sicuri potrà aiutarci nelle nostre battaglie nella metropoli è proprio lui: Mirko Mazzali.

Su reddito e sull’accesso ai servizi, battaglie importanti per la lotta alla precarietà, il comune di Milano può giocare un ruolo: pensiamo che Mazzali in consiglio comunale possa essere la persona giusta nel posto giusto e invitiamo a votarlo. E’ un invito a votare lui, come persona, e non un appoggio a SEL, alle sue politiche e alle sue scelte. Perché vogliamo ribadirlo con forza: Sinistra Ecologia e Libertà, soprattutto dalle nostre parti, è una formazione politica che poco ci piace, che cerca il nuovismo più che l’innovazione, e che guarda i movimenti come luoghi da saccheggiare più che da favorire e ascoltare.

Tuttavia un voto per far entrare Mirko Mazzali nel consisglio comunale di Milano può essere importante. Perchè se lui promette di diventare amplificatore delle battaglie degli atipici noi sappiamo che lo farà, se dice che ci informerà di tutte le schifezze riguardanti la precarizzazione perpetrate dalla giunta, lui lo farà.

Certo non cancellerà la precarietà con un colpo di bacchetta magica, ma questo lo sapevamo già: le battaglie di tutti i giorni, quelle, toccano come sempre a noi.


Una lettera di Mirko Mazzali alle reti di Intelligence Precaria

Mi chiamo Mirko Mazzali, mi candido per le elezioni comunali di Milano a sostegno di Giuliano Pisapia.

In realtà, anche per via del lavoro che faccio, io non ho grandi competenze sulla precarietà, intesa come approccio ad una serie di questione di vita quotidiana , dopodiché credo che il percorso che a Milano hanno portato avanti le reti dei precari che hanno animato la mayday, l’agenzia di conflitto san precario, invece abbia dimostrato forte autorevolezza sia nell’aggregazione, sia nei conflitti, sia nella proposta e a voi mi rivolgo.

Non sono un politico in senso stretto e non sono abituato a promettere ciò che non posso mantenere, non voglio essere retorico, ma credetemi, vorrei prima che essere la voce di chi non è ascoltato, una persona, che anche nel ruolo di consigliere, vi possa ascoltare, possa ragionare con voi, come credo di avere fatto in questi anni come avvocato.

Sono contrario alla politica del Comune che si schiera sempre con i potentati, che non attiva gli strumenti per interporsi in caso di licenziamenti fra datori di lavoro e lavoratori, che incentiva le forme di precariato anche all’interno del Comune di Milano.

Una politica della repressione, delle ordinanze incostituzionali, che ha reso Milano una città triste. Invece vorrei in qualità di consigliere comunale amplificare e sostenere le battaglie sulla precarietà che avvengono negli uffici di Palazzo Marino per quanto sia possibile e vorrei aprire una possibile collaborazione con le reti di San Precario, perché Milano è la capitale economica d’Italia, ma anche il buco nero della precarietà .

Milano ha bisogno di politiche di sostegno nei servizi e nel reddito e per questo la proposta del welfare metropolitano è importante.

Siete voi a dover porre le basi al cambiamento, ma penso che se il Comune si assumesse l’onere di discutere e tentar di risolvere i problemi che i cittadini precari subiscono a causa di una condizione di vita e lavorative sfavorevoli questo potrebbe essere un piccolo tassello vincente nella costruzione delle battaglie sociali.

Se volete conoscermi meglio potete visitare i miei riferimenti web:
sito/bacheca | facebook | blog
oppure venire al Bitte (Via Watt 37) per chiacchierare con me giovedi 12 maggio dalle 18.30.
Ci sarà un aperitivo e dj set con Alioscia (Casino Royale) e Tommy Tumble

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