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“La vita ad Abbiategrasso è dura; la Milano/Mortara una grana; un servizio costoso, zozzo, inefficente; arrivare a scuola o al lavoro in orario diventa una impresa snervante”
Giovedì 7 giugno alle ore 21 al Folletto25603 la Rete San Precario incontra i pendolari abbiatensi
per ragionare insieme sul diritto alla mobilità per precari e disoccupati per raccontare la campagna “Si può dare di più: Trasporti pubblici accessibili per precari/e e disoccupati/e”.
All’interno dei diritti che compongono il nuovo welfare che vogliamo non possiamo esimerci dal chiedere il diritto alla mobilità, a muoverci liberamente, gratuitamente e a tariffe agevolate.
Chiediamo che i fondi per le grandi opere (Expo 2015 e TAV) vengano dirottati sulla mobilità piccola dei pendolari e delle linee ferroviarie già esistenti.
Chiediamo treni in orario e efficienti. Chiediamo treni e pullman da Abbiategrasso fino a Milano a 1,50 euro.
Vogliamo abbonamenti dimezzati per precari e precarie; gratuiti per i disoccupati e un biglietto a tariffa unica per tutta l’area metropolitana a 1,50 euro.
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I Quaderni di San Precario sono autoformazione, inchiesta, analisi, organizzazione dei precari per i precari. Nel terzo numero, la piccola enciclopedia precaria, precariato universitario, genere e precarietà, lotte globali, appunti per uno sciopero precario e molto altro.
Presentazione Giovedì 7 giugno, h. 20.30 al CSOA Gabrio – via Revello 3, Torino
Partecipano Cristina Morini, Gianni Giovannelli, Marco Silvestri
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San Precario, il santo protettore delle precarie e dei precari, rifiuta l’invito di Benedetto XVI per un incontro: “con quei sei miliardi potremmo dare un reddito ai precari”.
Il papa Benedetto XVI, in arrivo a Milano per il Raduno mondiale delle famiglie, ha chiesto in via ufficiale un incontro con San Precario per parlare della condizione dei lavoratori precari e disoccupati. Negli ultimi mesi Benedetto XVI ha più volte fatto riferimento ai problemi causati dalla precarietà, nelle sue stesse parole “un problema che non manca di creare angoscia in tante famiglie.” Per questo nella richiesta inviata al Santo il papa ha sottolineato la necessità di collaborare per porre all’attenzione dei fedeli e di tutto il Paese questa tragedia.
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Una settimana vicino al cielo, sulla torre Galfa liberata da Ligresti e poi qualche giorno nel giardino di Palazzo Citterio, confinante con l’Orto botanico, meraviglia segreta di Milano. Questa, per il momento, la parabola di Macao che per due volte è apparso in città, due volte si è insediato tra le strade e nella pioggia e due volte è stato sgomberato.
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Ecco come le cooperative si spartiscono gli appalti ma si dimenticano delle educatrici lasciandole senza stipendio per tutta l’estate. Ancora una volta ci tocca affrontare la precarietà, causata dall’insicurezza lavorativa, dovuta al regime degli appalti. Stavolta quella delle educatrici e degli educatori del CoDeBri (Consorzio Desio Brianza) dopo la tragica gestione della cooperativa Cesed ormai in liquidazione, senza aver pagato stipendi e tfr ai lavoratori.
Con l’inizio del nuovo anno l’appalto, e i lavoratori di conseguenza, sono passati alle nuove cooperative unite nel Consorzio Comunità Brianza, un A.T.I. – associazione temporanea di imprese – formata dalle cooperative Tre Effe, Sociale della Brianza e Meta. Questo passaggio non è indolore e le nuove cooperative fin dall’inizio provano a imporre un contratto di part-time (verticale nell’anno) da settembre a giugno. Ma la protesta dei lavoratori – che si vedrebbero cancellati gli stipendi da giugno a settembre – è alta, e il pacco viene rimandata al mittente, visto il dovere di rispettare i contratti in essere su quell’appalto.
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