GIORNALISMO: In attesa delle Olimpiadi di Pechino, la stampa occidentale svela sordidi retroscena sull’allevamento dei maiali cinesi. Pagine e pagine di grande giornalismo internazionale.
In Cina si sa, curano i particolari. Così mentre si celebrava il 17° congresso del partito comunista venivano arrestati giornalisti, chiusi blog, lanciato lo shuttle rosso sulla Luna e rincoglionito gli occidentali con tutte le fandonie circa la società armoniosa e lo sviluppo sostenibile, i miliardi di bloggers, non potendosi occupare di altro, hanno spostato la propria attenzione sui ormai noti maiali olimpici.
Maiali allevati in gran segreto, in località misteriose, nutriti con cibi bio, scorrazzati in giro (sempre in segreto) per alcune ore al giorno. Risate, commenti. Perfino il Wall Street Journal ha ritenuto di
dover parlare dei maiali olimpici. Perché nasconderebbe un atroce segreto.
Sulla Cina si sa, non esistono mezze misure nell’uso mediatico dei luoghi comuni. Grandi lavoratori, smog e inquinamento, grattacieli e naturalmente quel vecchio vizio un po’ sovietico di chi riguardo allo
sport tenta sempre di truccare le carte. E allora ecco il sordido segreto: i maiali olimpici sarebbero riservati solo agli atleti cinesi che parteciperanno alle prossime Olimpiadi a Pechino. Da morti, si
intende, in agrodolce, con garlic plant. Il sangue di maiale d’altronde ha effetti fantastici, pare. Parola di Mao, era il suo cibo preferito.
Mistero. Ma c’è di più.
Poiché l’Occidente, si sa, vede il marcio ovunque. Ed ecco lo stralo, la terribile accusa: quei maiali così sani, una volta mangiati, nasconderebbero possibili sostanze dopanti usate dai misteriosi atleti cinesi. D’altronde, si dice, non è forse vero che i Cinesi sembrano avere pensato a tutto per le Olimpiadi? Vogliono scongiurare la pioggia durante l’inaugurazione e via a sparare in cielo sostanze per bloccare la pioggia. Vogliono essere pronti con le loro grandi opere, ed ecco che un anno fa bloccano tutto perché troppo avanti nei lavori. La popolazione deve essere pronta: ecco il “sabato in coda”, in cui giovani insegnano ai vecchi come stare in coda, in fila e non ammassati, specie alle fermate dei tram. I taxisti sputano fuori dal finestrino, rischiando di beccare in faccia il proprio cliente? Sputino in apposite sputacchiere dentro il taxi. E non ci dormano e non ci mangino, che agli occidentali fa ribrezzo.
Giochi Olimpici e misteri non solo per i maiali: i prossimi nuotatori cinesi vengono citati negli articoli dei giornali occidentali tra arie di mito e favole. Sembrano che i cinesi stiano preparando una squadra di
supereroi, nascosti ai media, in località segrete, proprio come i maiali. Nessuno li ha mai visti allenarsi, pare siano nel Nord, nelle alture a ossigenarsi (e pomparsi, dicono i maligni).
Il loro tecnico ha risposto alle domande dei cronisti: “Ci alleniamo in segreto? No, dobbiamo allenarci di notte, semplicemente perché non abbiamo impianti disponibili di giorno”.
Beati i maiali.
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