Expo 2015, basta con il lavoro gratuito

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In un precedente post, scrivendo a proposito di Expoprecarietà, dicevamo che «Expo può giocare sull’appeal del tema “nutrire il pianeta, energia per la vita” e sulla collaborazione del terzo settore per organizzare progetti nelle scuole e coinvolgere gli studenti». A tal proposito, l’amministrazione comunale di Rho ha recentemente aderito al progetto “Giovani per Expo”, proposto da Ciessevi. Informazioni dettagliate sul progetto si possono recuperare sul sito del Comune di Rho. In questa sede ci limiteremo ad una serie di osservazioni critiche su questo progetto che per noi altro non è che l’ennesimo modo di sfruttare manodopera gratuita. Terzo settore e cittadinanza attiva sono termini che identificano un sistema di principi e di relazioni (fiducia, reputazione, reciprocità) capaci di spiegare l’alta frequenza di comportamenti cooperativi. In questo senso, una delle macroattività del progetto in questione è quello di rendere i «Giovani protagonisti di esperienze di cittadinanza attiva: per avvicinare i giovani al volontariato in vista di Expo, saranno attivate sperimentazioni di service learning presso le scuole, promozione di attività scuola – volontariato/avvicinamento al volontariato, momenti di accoglienza in occasione di manifestazioni sportive, attività di sostegno al protagonismo, alla creatività ed all’imprenditoria giovanile».

 

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Reintegrati i facchini dell’appalto INPS Regione Lombardia

Il 18 giugno i facchini dell’appalto INPS Regione Lombardia sono state reintegrati sul proprio posto di lavoro a tempo indeterminato.

La vertenza, iniziata a ottobre 2012 con la denuncia di illeciti retributivi e contributivi con il supporto del sindacato ADL, ha avuto il suo culmine con l’azione del 23 e 24 maggio #OccupyINPS che ha visto gli 8 lavoratori licenziati ingiustamente restare per due giorni negli uffici della direzione regionale inps.

Di seguito, il comunicato dei lavoratori:
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Reddito di Base: incontro con il Movimento 5 Stelle

21_redditoSettimana scorsa San Precario ha avuto un lungo incontro con alcuni deputati e senatori del Movimento 5 Stelle, membri della Commissione Lavoro della Camera e del Senato e della Commissione Finanza della Camera. L’incontro rientra in una serie di contatti che il Movimento 5 Stelle sta avviando per dare corpo ad una proposta di legge per l’introduzione di un reddito di base. Vogliamo rendere pubblici gli argomenti trattati, non soltanto in nome della trasparenza dell’informazione, ma anche per sottolineare i punti cardini che San Precario ritiene imprescindibili per una proposta di legge in materia di reddito di base.

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Principe Azzurro Cercasi: finale a sorpresa all’incontro nazionale degli Operatori del Sociale

caffè.jpgMa cosa c’entra una tazza di caffè se stiamo scrivendo dell’incontro tra gli Operatori del Sociale del 5 maggio 2013?

Andiamo con ordine. Nella prima domenica del mese di maggio 2013 50 operatori del sociale di – quasi – tutta Italia e un rappresentante degli utenti di Torino, si ritrovano al Piano Terra di  Milano con il pretenzioso intento di creare un coordinamento nazionale.

Nulla di nuovo sotto il sole direte voi. Potremmo allora citare più o meno inopportunamente, K. Gibran quando dice che “una sinfonia dice in ogni momento una sola grande cosa. A volte due o tre grandi cose e poi la ripete ancora e ancora ogni volta in modo diverso”.

L’atmosfera tra gli operatori è carica e c’è voglia di discutere e di fare insieme anche perché per molti questo incontro quasi-nazionale è una boccata d’ossigeno rispetto all’asfissia di certe situazioni locali, che sono tali non solo per la loro tragica condizione contrattuale ma anche per … se riuscite a terminare la frase avete anche trovato il senso dell’immagine della tazza, altrimenti vi consigliamo di proseguire la lettura.

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Operatori del Sociale: 5 maggio 2013 prove di collegamento

supereducatoreComitato Indignato o.s.s. di Venezia, Educatoricontroitagli di Bologna, Educatorisenzadiritti di Milano e Monza, Operatori Sociali non Dormienti di Torino, Salvailsociale di Genova, Operatori di Pisa, Collettivo degli Operatori del Sociale di Napoli. Questi i collettivi degli Operatori del Sociale che si sono dati appuntamento a Milano il 5 Maggio.

Forse per smaltire i postumi di una potente May Day 2013 sui temi di reddito diretto e indiretto, qualità e sfruttamento delle esistenze e dei territori . Questioni che un ingranaggio politico, culturale ed economico quale Expo 2015 porta drammaticamente all’evidenza.

Gli Operatori del Sociale si troveranno a Milano per discutere di sè, della loro condizione lavorativa sempre più precaria, di un sistema Welfare ormai ridotto all’osso, di una figura professionale, la loro, poco conosciuta e riconosciuta socialmente ed economicamente.

Abbiamo intervistato Valeria Drago, educatrice del collettivo EducatoriSenzaDiritti dell’area di Milano e Monza, per capire meglio di cosa si tratta.

Cosa vi aspettate dall’incontro di maggio?

Cercheremo innanzitutto di conoscerci meglio tra collettivi e di capire se ci sono le basi per costruire un coordinamento nazionale. Ci sembra onesto partire in questo modo sapendo quanto sia difficile mettere insieme i lavoratori. A dire il vero, prima ancora che mettere insieme i lavoratori, ci interessa confrontarci con gli altri collettivi per capire quali strategie hanno utilizzato per far prendere coscienza ai loro colleghi e scuoterli dal letargo in cui sembrano cullarsi. La condizione in cui siamo costretti è anche “merito” nostro, nel senso che spesso non abbiamo il coraggio di lottare per migliorarla.

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