Breve aggiornamento su un’identità in via di definizione e nuovi compagni di ventura
Dopo l’incontro di Venezia del 25 Ottobre 2014, che aveva sancito l’inizio di un nuovo anno di attività della Rete Nazionale degli Operatori Sociali, i lavori non si sono mai fermati nelle tante realtà locali di cui è animata la rete.
Torino, Napoli, Milano, Monza, Bologna, Venezia, Genova hanno continuato in questi mesi a dar vita ad una serie di iniziative tra cui una campagna per il riconoscimento della professionalità dell’educatore senza titolo a Bologna e a Milano la pubblicazione del libro “La Rivolta del Riso”. Le frontiere del lavoro nelle imprese sociali tra pratiche di controllo e conflitti biopolitici. (Sensibili alle foglie).
Ma il 28 febbraio 2015 c’è stato un inatteso e frizzante appuntamento ad Ancona: la sala Anpi di via Palestro era gremita di lavoratori e lavoratrici. Un grande risultato per la prima assemblea pubblica della neonata “Rete Diritti Operatori/trici Sociali” di Ancona che, insieme agli “Educattivi” di Rimini, sono entrati con entusiasmo nella Rete Nazionale. In questa occasione i diversi interventi hanno ribadito con forza la necessità di uscire dalla solitudine e la ricerca di un’identità collettiva che sia in grado di tornare a riaffermare e difendere i propri diritti. Alcune proposte concrete sono state messe sul piatto: una campagna per il riconoscimento della professionalità che vada oltre il titolo di studio, la creazione di un “manualetto di autodifesa”, una battaglia per il riconoscimento del lavoro estivo, l’unificazione dei diversi contratti che regolano il mondo del sociale, la diffusione della Piattaforma Nazionale della Rete…
Insomma un incontro molto positivo che rilancia il percorso su scala nazionale e che si arricchisce di nuovi compagni di strada. Avanti tutta!
Link alla petizione regionale dell’Emilia
Link alla Piattaforma Nazionale
Ancona – Report dell’assemblea operatori/trici Sociali