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Ieri Torino è stata attraversata da un lungo corteo con più di mille persone. Ma gli operatori del sociali non erano soli, con loro hanno percorso le vie del centro gli utenti di diverse comunità e i loro famigliari.
C’erano i lavoratori della coop. Il Gabbiano di Alessandria senza stipendio da Dicembre che sopravvivono grazie all’aiuto di parenti e famigliari come commenta una di loro: “ E’ svilente tornare a dipendere da tua madre quando hai 33 anni!”.
“Non ci resta che continuare a lottare” aggiunge Sandra mentre regge lo striscione di stoffa gialla con sopra scritto il nome della loro cooperativa, “Abbiamo in programma una manifestazione mercoledì 13 febbraio con partenza alle ore 9.00 dalla sede del CISSICA, committente di molti servizi a Alessandria, per arrivare davanti al Comune ” e conclude dicendo che non si fermeranno fino a quando la situazione non si smuoverà. Nonostante ciò Il Gabbiano, nelle parole dei suoi dipendenti, è una cooperativa che funziona e che fa di tutto per garantire continuità lavorativa e stipendi. Questa è una condizione riconosciuta anche da Rocco degli Operatori Sociali Non Dormienti, che sottolinea il fatto che “spesso le cooperative agiscono correttamente applicando il contratto nazionale e cercando di garantire i servizi avuti in appalto. Bisogna chiedere conto agli Enti della drammatica situazione in cui sono ridotti i servizi sociali”.
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Anche i precari e le precarie scioperano, dimostrando che possono riprendersi un diritto a loro negato nei fatti dai ricatti a cui sono sottoposti, e che è possibile raccogliere la solidarietà degli altri lavoratori e dei cittadini. È stato un grande successo lo sciopero delle educatrici delle Coop Meta, 3Effe e Sociale della Brianza che venerdì 29 novembre non hanno lavorato e hanno invece partecipato al presidio sotto la sede del Consorzio Comunità Brianza che riunisce le tre cooperative in via Gerardo dei Tintori, 18 a Monza.
Da mesi le lavoratrici che chiedono il rispetto del loro contratto nel cambio d´appalto che ha interessato il Consorzio Desio Brianza – il Codebri comprende i comuni di: Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Nova Milanese, Muggiò, Varedo – hanno subito un taglio degli stipendi di oltre il 38%.
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Il 30 novembre scenderanno in sciopero, contro le cooperative e le amministrazioni. Sono gli educatori del servizi educativo e di assistenza per l’integrazione scolastica, del servizio di assistenza alla comunicazione disabili sensoriali e servizio educativo e di assistenza domiciliare del consorzio Desio e Brianza, dipendenti delle Cooperative del Consorzio Comunità Brianza (Meta, Tre Effe, Sociale della Brianza).
Le loro rivendicazioni sul blog educatorisenzadiritti.noblogs.org
Fatti una foto con il cartello! Supporta gli educatori! (partecipa):
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