Lavoratori delle pulizie dell’Università Statale: tra caos appalti e mala amministrazione non si mangia né si lavora!
Presidio 14 Febbraio 2012 davanti all’Università Statale Milano Via Festa del Perdono ore 9.00
In queste settimane, all’insaputa di studenti, docenti e personale, l’Università Statale è riuscita a determinare l’ennesimo danno per i suoi lavoratori ed i suoi utenti.
Le addette delle pulizie, infatti, da oltre un anno si ritrovano in una condizione di incertezza circa il loro futuro lavorativo e da oltre tre mesi non ricevono il salario, dopo aver visto peggiorare le condizioni di lavoro, sottopagate per un monte ore eccessivo.
Tutto questo è frutto della criminale gestione degli appalti e dei servizi da parte dell’amministrazione universitaria, incapace di garantire sicurezza d’impiego e di salario alle lavoratrici e di conservare un servizio essenziale per tutti coloro che studiano e lavorano in università.
Il taglio del personale e del servizio di pulizia riguarda non soltanto le addette direttamente coinvolte, a rischio di perdere chi la casa, nel caso di alcuni il permesso di soggiorno, oltre che la dignità per tutte le loro famiglie, ma anche gli studenti e tutto il mondo dell’università.
Un altro passo verso lo smantellamento dell’ateneo e verso la precarizzazione di lavoratori e studenti, in una struttura sempre più fatta a pezzi, non soltanto dalle politiche governative, ma anche dalla cattiva amministrazione del rettore e di chi con lui regna, chiuso nei luoghi del potere univeritario.
L’unica risposta che questi ultimi sembrano in grado di dare alle lavoratrici è: pazientate e cercate di non peggiorare la vostra situazione; mentre agli studenti: non ci sono soldi ed è inutile protestare.
Di fronte a questo ulteriore peggioramento delle condizioni di vita e lavoro dentro l’università, anche grazie alla collaborazione e alla sinergia nata col Punto San Precario, le lavoratrici delle pulizie agiranno con denunce e mobilitazioni, per i propri diritti, contro i malaffari che da anni affliggono l’università.
San precario e Studenti precari solidali
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