Il corteo che reclamava “System change, not climate change!” di ieri è andato. L’arresto di massa è stato incredibile, come si può vedere dai filmati e dalle foto http://indymedia.dk/articles/1526 che stanno girando in rete.
La polizia ha isolato un migliaio di persone dal corteo e le ha portate tutte nel nuovo carcere speciale preparato per il summit sul clima (non prima di averle lasciate 4-5 ore a congelare seduti a terra in strada. Di questi, solo 3 compariranno oggi davanti a un giudice per rispondere dei lanci di pietre e petardi che si erano verificati prima del megafermo, a dimostrazione del fatto che gli altri mille sono stati arrestati solo per fare terrorismo contro i manifestanti grazie alle nuove e terrificanti leggi speciali danesi.




Avete letto sui giornali che ci sono stati decine di arresti (o meglio di detenzioni preventive secondo la nuova legge danese), tra cui quelli di 7 italiani. Il tutto nel mezzo dell’azione “Don’t buy the lie” che doveva evidenziare il ruolo delle imprese inquinatrici nel cambiamento climatico e soprattutto il loro tentativo di influenzare le decisioni politiche.
A Copenaghen stanno cominciando le prime manifestazioni. Ma le reti che hanno preparato il controvertice e la settimana di mobilitazioni che da oggi attraverseranno la capitale danese sono state anticipate da cortei e azioni all’interno del Bella Center, il luogo dove si sta svolgendo il summit ufficiale.






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