“Se vi diamo il reddito voi non fate nulla per il paese, vi sedete e mangiate pasta e pomodoro” “Brillante” dichiarazione della Ministra Fornero
Ieri mattina (8 Marzo ’12) un gruppo di precari e precarie è entrato nel Ministero del Lavoro e del Welfare.
L’occupazione simbolica del Ministero che a giorni si appresterà a varare la prossima riforma del mercatio del lavoro, aveva l’obiettivo di far emergere l’invisibilità della “questione precarietà” in questi giorni di concertazione.
La ministra ha accettato di ricevere le donne, ha ascoltato le richieste per poi articolare quelle che secondo lei sono le soluzioni.
Sostanzialmente per le politiche sociali e del lavoro non c’è disponibilità economica a causa del debito pubblico.
Ci ha colpite l’approccio maternalista improntato all’ascolto solo nei confronti di persone pluriformate, quelle meritevoli di attenzione sono quelle più spendibili nei settori di mercato più precari. Quando di fronte ai suoi appelli alla produttività abbiamo avanzato rischieste di discontinuità con il governo precedente, ha glissato non tenendo in
considerazione i 26 miliardi che le famiglie fanno risparmiare allo stato in servizi di cura. Il welfare continua a non stare dalla parte di chi produce nell’infomalità. Anzi, tagliando i fondi per esigenze di pareggio di bilancio, il carico di cura aumenta e nessuno l’aggiunge all’elenco dei costi.
Non si è mostrata disponibile a spendere una parola politica (almeno rilevante come l’articolo 18) su altre questioni come le dimissioni in bianco, la disparità di salario (e di reddito) delle donne. Quando abbiamo fatto presente il problema, ha risposto che la soluzione è semplice: trovare un marito che si occupi anche della casa, come il suo!
Si è contrapposta ad un reddito incondizionato di base dicendo che concedendolo, tutt@ avrebbero abbandonato il lavoro vivendo di sussistenza.
Quando abbiamo ricordato che una forma di sostegno al reddito possa essere uno strumento utile per la possibilità di moltissime donne di uscire da situazioni di violenza, la ministra si è alzata dicendo che non potevamo costringerla ad affrontare questo discorso. Mah…
Bilancio: sapevamo già che le risposte non sarebbero arrivate da quel luogo, libertà e autodeterminazione ce le conquistiamo ogni giorno.
#OCCUPYWELFARE 9 MARZO 2012 DALLE ORE 14 TUTT@ SOTTO IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE, VIA VENETO 56
L’otto marzo tutto l’anno!
Ebbene sì, sora Forné, i collettivi femministi esistono ancora!
Collettivo femminista le Ribellule
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rassegna stampa:
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_marzo_8/blitz-precari-ministero-lavoro-piano-fonerno-2003598133501.shtml
http://www.cronacalive.it/occupywelfare-i-precari-occupano-ministero-del-lavoro.html
http://247.libero.it/rfocus/14387860/1/occupywelfare-blitz-precari-chiedono-incontro-con-fornero/
http://www.tucondividi.com/condividi/occupywelfare
http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20120308_163030.shtml
http://www.radiovostok.com/sito/?p=2529
http://www.liquida.it/precari/
http://www.digitmedia.it/new/blitz-precari-al-welfare-9-donne-davanti-allufficio-di-fornero/
http://www.lapoliticaitaliana.it/Articolo/?d=20120307&id=54450
http://www.tucondividi.com/condividi/lavoro-no-pacco-fornerovenerdi-occupywelfare-dopo-corteo-fiom
La Fornero è la massoneria,la tipica famiglia di raccomandati.Tutta la sua famiglia è statale e va a dire che non ci deve essere il posto fisso…per gli altri!Assurdo!!!Comunque di posto fisso se ne parla dagli anni 90′ ho trovato un articolo che denunciava il governo di allora che era di centro sinistra sulla medesima cosa cioè i politici dichiaravano la fine del posto fisso,ma i figli dei politici erano col posto fisso nello stato.
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