L’azienda: stesso regolamento in tutti i punti vendita italiani. In sciopero dipendenti dell’Ikea Corsico
Il sindacato Uiltucs: contestazioni disciplinari, controlli ossessivi e sfide personalistiche a scopo intimidatorio
MILANO – Dipendenti dell’Ikea di Corsico in sciopero per tutta la giornata di venerdì, con tanto di colorito presidio davanti al punto vendita. La protesta, spiega il sindacato di categoria Uiltucs, è dovuta allecondizioni di lavoro definite «inaccettabili». «Continuano le contestazioni disciplinari inutili, provocatorie e presuntuose – spiega il sindacato -, si cronometra il tempo impiegato a fare la pipì, si questiona sul mangiare i chewing gum, e in alcuni casi si attua una vera e propria persecuzione personale, come nel caso di un delegato sindacale di un’altra sigla, verso il quale va tutta la nostra solidarietà». La Uil parla di «controlli ossessivi, frequenti accuse di incompetenza e demotivazione da parte dei
manager, sfide personalistiche a mero scopo intimidatorio nei confronti dei dipendenti».
REPLICA DELL’AZIENDA – L’azienda fa fatto sapere che nel punto vendita di Corsico vigono gli stessi regolamenti degli altri 16 negozi Ikea in Italia, ma sottolinea anche che «il punto vendita di Corsico è da sempre caratterizzato da una forte conflittualità che esaspera i singoli episodi, caricandoli di valenze di contrapposizione e personalismi. Ikea Italia
tuttavia ha da sempre un canale di confronto aperto, sia a livello nazionale che territoriale, con le sigle sindacali». L’azienda ha proposto ai sindacati un incontro per lunedì 12, «al fine di ripristinare un canale di confronto aperto e di dialogo costruttivo, per chiarire le posizioni e costituire la base per riavvio di un buon sistema di relazione tra le parti».
Corriere della sera on line, 10 aprile 2010
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