Milano, 21-22 giugno 2014 – Presentazione e bozza preliminare di programma del convegno sulla moneta del comune, monete alternative e possibili implementazioni concrete a partire dal circuito dell’auto-produzione culturale. Effimera in collaborazione con Macao.
Macao, V.le Molise (Ex Macello), Passante Ferroviario fermata Porta Vittoria, Bus 90 91 93, Tram 12
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A 7 anni dall’inizio della più grave crisi economica finanziaria del capitalismo negli ultimi 50 anni, nonostante i contraccolpi subiti, i mercati finanziari sembrano vivere una nuova fase di espansione, Il 2013 ha visto una crescita media degli indici azionari a livello mondiale superiore del 20%, toccando i livelli pre-crisi. Diversi sono i fattori che vi hanno contribuito.
In primo luogo, deve essere considerata l’adozione di politiche di quantitative easing adottata dalla Banca Centrale del Giappone e dalla Federal Reserve Usa, alimentate a sua volta dalle politiche di svalutazione controllata e dalla relativa instabilità valutaria cominciata in Giappone a fine 2012. E’ la dimostrazione, se c’è ne fosse ancora bisogno, di come le scelte di politica monetaria e la governance della moneta legale siano sempre più subordinate alle convenzioni finanziarie alimentate dai mercati finanziari. Una politica di sussiego che ha consentito un minimo di processi di regolamentazione (Dodd-Frank Act negli Usa, Basilea 3 in Europa, per eliminare gli eccessi speculativi e garantire maggior stabilità ai bilanci bancari).
Tali interventi di governance, dopo l’intesa attività speculativa del 2011 e 2012 sui debiti sovrani europei, sono alla base della dinamica crescente di molti fondi speculativi relativi al processo di “rottamazione” dei crediti in sofferenza (e in buona parte non esigibili), causati dagli effetti dell’adozione delle politiche d’austerity in Europa.
Si è così realizzato un intervento di politica discrezionale che, se non fosse per i rischi di instabilità connessa alla guerra valutaria in corso, ha portato una maggiore stabilità in funzione del consolidamento del bio-potere finanziario sulla dinamica economica.
L’uscita dalla situazione di crisi si prospetta così all’insegna della stessa struttura di potere che ne era stata la causa.
Partendo da queste premesse, è necessario che i movimenti e le forze di opposizione all’ineguaglianza sociale e economica inizino a ragionare e a discutere della creazione di strumenti monetari e finanziari in grado di creare le basi per la costruzione di un’alternativa finanziaria.
Già oggi sono in atto sperimentazioni e suggestioni per creare un processo di “esodo” e “sottrazione” al comando finanziario. Il caso BitCoin rappresenta sicuramente l’esempio più eclatante. Pur con tutte le ambivalenze del caso e il rischio di sussunzione nella stessa speculazione che voleva combattere, il BitCoin ha contribuito sul piano degli immaginari a evidenziare che una moneta “diversa” è possibile.
In recenti incontri (il seminario “Algoritmi e capitale” del 20 gennaio al Goldsmith College, il workshop del progetto di ricerca “D-Cent” il 14 marzo, sempre a Londra, la due giorni del ‘laboratorio sulla moneta’ organizzata dall’Institute for Network Culture di Amsterdam, 21 e 22 marzo 2014) si è più volte parlato dell’istituzione della “Moneta del Comune”. Ed è da qui che vogliamo partire.
La moneta oggi è puro segno. Ciò ci offre una opportunità, in quanto sfugge ad un controllo diretto istituzionale e disciplinare. Cionondimeno, essa non può staccarsi completamente dal motore della ricchezza, cioè il lavoro, concepito non tanto come lavoro salariato o non, certificato da rapporti di potere all’interno del mercato del lavoro, ma come espressione della cooperazione sociale e del General Intellect, del “comune”.
E’ partendo da questo rapporto sociale, perché la moneta, qualunque sia la sua forma, è sempre la manifestazione di un rapporto sociale, che intendiamo organizzare un convegno a Milano nei giorni 21 e 22 giugno, dal titolo: “La sfida della Moneta del comune e dell’istituzione finanziaria del comune: quali alternative reali? Un primo laboratorio di discussione” “The challenge of the money of the commonwealth and of the financial institution of the commonwealth: which real alternative? A first laboratory of discussion”
Tre in particolare sono le tematiche che intendiamo affrontare e sulle quali lanciamo questa call, da distribuirsi su tre sessioni
1. Discussione sulla moneta del comune e della costituzione di una “Istituzione finanziaria del comune”; problematiche e nodi, funzioni politiche e socio-economiche, architettura interna”.
2. Discussione sulla fattibilità: a. giuridico-economica-finanziaria, b. tecnico-algoritmica; c. socio-comunicativa-politica a partire dai laboratori sperimentali già esistenti
3. Laboratorio di sperimentazione di una moneta dell’auro-produzione culturale, a partire dalla retei dei teatri occupati
Sabato 21 giugno, Macao, V.le Molise (Ex Macello), Passante Ferroviario fermata Porta Vittoria, Bus 90 91 93, Tram 12
Iniziamo a vederci verso le 11.00 (alcuni dei partecipanti arriveranno nel primo pomeriggio) per un incontro preparatorio laboratoriale, con chi è presente a Macao, in modo da definire le problematiche e i punti da discutete successivamente. In particolare:
a. moneta locale/complementare versus cripto-moneta
b. forme di emissione della moneta del comune
c. moneta del comune, remunerazione del lavoro vivo e pratiche di
d. come sviluppare un circuito della cooperazione sociale che accetti la nuova moneta
e. rapporto con le istituzioni
…
Si tratta di una discussione informale il cui scopo è delineare l’odg delle sessione seguenti, in modo da portarci un po’ avanti con i tempi.
2. Dalle 15 alle 17.00, iniziamo con la sessione relativa alla fattibilità: a. giuridico-economica-finanziaria, b. tecnico-algoritmica; c. socio-comunicativa-politica con gli esempi di Toulouse, Catalunja, ecc.
Coordina e indirizza Tiziana Terranova, sono invitati a intervenire, oltre a Tiziana, Massimo Amato, Gianluca Giannelli, Marco Giustini, Giorgio Griziotti, Jaromil, Diego Weisz, Emanuele Braga, Stefano Lucarelli, e altri, in una struttura di tavola rotonda
Alle 17, sessione di definizione teorica della moneta del comune con interventi di Marazzi, Vercellone, Fumagalli e discussione in grado di connettere la prassi della sessione precedente con la teoria. Abbiamo infatti pensato ad una struttura del seminario che non ripeta il classico schema: prima, analisi teorica e di fase e quindi ricadute su realtà di movimento e testimonianze inerenti, ma invertire il rapporto.
I temi trattati dalle comunicazioni (15’-20’) sono i seguenti:
Christian Marazzi: “Le ragioni politiche di una moneta del comune”
Carlo Vercellone: “Le ragioni economiche di una moneta del comune: welfare e reddito sociale garantito”
Andreea Fumagalli: “Portare l’attacco al cuore dei mercati finanziari: le ragioni finanziarie della moneta del comune”
Domenica 22 giugno, Macao, V.le Molise (Ex Macello), Passante Ferroviario fermata Porta Vittoria, Bus 90 91 93, Tram 12
A partire dalle 10, laboratorio per la fattibilità di una moneta del comune sul territorio milanese e nella filiera dell’autoproduzione culturale e non solo. Se ne discuterà anche sulla base delle riflessioni e del dibattito del giorno precedente. Le diverse pratiche di costruzione del comune che già si muovono nella realtà milanese e italiana sono la base e il luogo per sperimentare l’applicabilità di un possibile circuito monetario alternativo e la costruzione di una “vera” moneta del comune. Il dibattito confluirà in una discussione plenaria, anche per stabilire, eventualmente, nuove tappe e appuntamenti. Si tratta solo di un inizio.
Materiali preparatori
Dossier: moneta del comune e finanza alternativa.
Parte I: il dibattito sulle criptomonete
Parte II: Sulla moneta del comune
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