I rilevatori autorganizzati del censimento Istat del Comune di Milano scendono in piazza lunedì 16 alle ore 17 in Piazza Scala davanti a Palazzo Marinoper protestare contro le condizioni illegittime e non dignitose in cui stanno lavorando.
Assunti in 470 da circa 3 mesi, non hanno visto nemmeno 1 euro di acconto e i compensi sono irrisori. Non si sa quando e quanto saranno pagati perché dipende da quanti questionari l’Istat considererà validi. Insomma: un cottimo a validazione differita.
In molti comuni d’Italia il servizio è stato gestito in maniera differente concedendo ai rilevatori dignità e diritti, offrendo loro contratti a tempo determinato o comunque un fisso mensile in aggiunta ad una parte di salario legata alla produttività.
Gli incontri avuti coi rappresentanti del Comune di Milano hanno sinora avuto esiti negativi, la situazione dei rilevatori rimane simile a quella dei lavoratori di servizi subappaltati a cooperative e, come questi, a questo punto, chiediamo maggior rispetto e salari moderni, lasciandoci alle spalle questo stato di cose di matrice medievale.
La presenza in piazza del prossimo lunedì è parallela allo svolgimento del consiglio comunale. Per l’occasione sarà attivato un contest “beat the clok”, una contesa fra i rilevatori più veloci in circolazione, con cronometrista ufficiale e premio Stakhanov in palio.
In un contesto cittadino in cui al centro del dibattito non deve stare la congestion charge ed i problemi di chi abita in centro ma la precarietà ed i problemi di chi non arriva alla fine del mese è il momento di lavare i panni sporchi all’aria aperta (seppur invernale). L’area della precararietà è l’area a cui la nuova giunta Pisapia non può voltar le spalle.
http://www.youtube.com/watch?v=1SpjJ5x4LWE&feature=youtu.be