|
Brianza 29 Novembre 2012
Grande successo dello sciopero delle educatrici delle Coop Meta, 3Effe e Sociale della Brianza, che, venerdì 29 novembre 2012, hanno partecipato al presidio sotto la sede del Consorzio Comunità Brianza che riunisce le tre cooperative. Da mesi le lavoratrici chiedono il rispetto del loro contratto, che, nel cambio d’appalto, ha visto un taglio degli stipendi di oltre il 38%.
Le educatrici hanno scioperato perchè, di fatto, lavorano a cottimo, essendo pagate solo per le ore effettivamente lavorate. Inoltre se la didattica è sospesa, non si lavora, se la persona da assistere è assente, non si lavora e gli spostamenti fra i vari comuni non sono pagati. Quella dell’educatore, anche se con contratto a tempo indeterminato, è uno dei peggiori esempi di vita totalmente prigioniera del lavoro e della precarietà. Non è garantita la continuità di reddito, nè diritti fondamentali come la maternità o le ferie e allo stesso tempo il lavoratore è impegnato negli spostamenti per tutto il giorno quando magari deve fare solo 3 ore di lavoro. Non è possibile quindi per un educatrice fare programmi di vita e vivere dignitosamente senza essere oppresse da un lavoro svolto in condizioni contrattuali e materiali pessime.
Grazie allo sciopero di oggi, le cooperative hanno deciso di riaprire la trattiva che era stata interrotta a settembre. San Precario saluta con gioia questo risultato, ottenuto da chi, caparbiamente, in questi mesi, ha creato le condizioni per uno sciopero non certo semplice da attuare. La vertenza proseguirà quindi rafforzata, dopo che oggi la partecipazione al presidio delle educatrici non interessate direttamente dalla vertenza è stata molto significativa e solidale.
San Precario, auspica la nascita di vertenze comuni tra le tante componenti di questa categoria, che sappiano portare conflittualità ed agitazione non solo contro le cooperative, ma sopratutto contro le amministrazioni comunali, responsabili di appalti al ribasso, che oltre ad originare le condizioni di lavoro pessime in questo settore, sono il motivo per cui i servizi hanno perso qualità.
Punto San Precario Monza
Milano, 15 ottobre 2012
Ma chi ha detto che non c’è denaro per un reddito di base? Sono solo i precari e le precarie, a non avere accesso ad ammortizzatori sociali pensati mezzo secolo fa, come la cassa integrazione e la disoccupazione che aiutano solo alcuni e in modo blando. San Precario vuole un nuovo welfare e dopo l’agorà della scorsa settimana dove ha raccolto idee, domande e riflessioni, rilancia con un nuovo appuntamento.
Venerdì 26 ottobre ore 21: San Precario vs. i politici. Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano
Il 26 ottobre San Precario chiederà conto agli esponenti della politica del perché il reddito non venga introdotto, in un paese dove solo un disoccupato su quattro riesce ad accedere agli ammortizzatori e dove più della metà dei contratti sono precari. San Precario non accetterà le solite risposte retoriche ma sfiderà a singolar tenzone i politici sulle contraddizioni delle scuse che usano per lasciare i precari nella situazione attuale. La politica deve prendere in considerazione le idee, le proposte e gli interessi delle generazioni precarie.
Parteciperanno:
Giorgio Airaudo, segreteria nazionale FIOM
Emilio Gabaglio, Presidente Forum Lavoro Partito Democratico
Maurizio Zipponi, responsabile del settore lavoro dell’Italia dei Valori
Giovanni Di Corato, coordinatore economia finanza lavoro di Sinistra Ecologia e Libertà
Hashtag dirette Twitter degli appuntamenti: #redditoxtutti
Link correlati
Lo speciale su precaria.org
/agora-per-il-reddito-20-ottobre-a-milano.html
http://www.facebook.com/pages/San-Precario/128326730515950
Ufficio stampa: Martino Iniziato, stampa@sanprecario.org , 3331732183
Milano, 4 ottobre 2012
Si può dare di più 2.0.
FlashMOb – Cantiamogliela con il Coro di Micene
Per un Welfare Metropolitano – Trasporti accessibili per precarie e disoccupati
Venerdì 5 Ottobre 2012 – dalle 18.30 in Piazza Cadorna
Dopo l’arrivo dell’autunno e gli ormai consueti aumenti delle tariffe ATM, San Precario rilancia la campagna “Si può dare di più 2.0” per rivendicare trasporti accessibili per precarie e disoccupati. Venerdì 5 ottobre, dalle 18.30, con ritrovo in Piazza Cadorna, fedeli del santo al fianco del rumoroso e coinvolgente Coro di Micene daranno vita a flashmob canterini, per chiedere l’introduzione della tariffa unica ed integrata che permetta di utilizzare tutti mezzi di trasporto pubblico presenti all’interno dell’area metropolitana milanese.
Il Comune di Milano, dopo l’iniziativa “Milano viaggia con te”, vera e propria elemosina per 1600 fortunati che hanno potuto usufruirne, sta proseguendo in politiche di disincentivo nel trasporto pubblico, con aumenti continui delle tariffe e politiche schizzofreniche in materia di mobilità. Per fare solo alcuni esempi: chi prende la metropolitana da Rho Fiera paga 2,55€ per due fermate. Chi da Sesto F.S. paga 1,95€ sempre per due fermate in più. Chi da Cologno Nord paga 1,95€ per tre fermate. Chi prende il passante ferroviario da Rho Centro paga 2,40€ a fronte di 2,10€ di chi prende il passante da Rho Fiera. Chi prende il treno da Monza per arrivare a Sesto F.S. e da qui utilizzare la metropolitana per i propri spostamenti paga 3,65€ (1,70€ di treno e 1,95€ di metro). Questa situazione oltre ad essere del tutto assurda e penalizzante per i pendolari, risponde esclusivamente alla logica del “fare cassa”, ed è aggravata dalla mancanza di investimenti per l’integrazione tra bicicletta e mezzo di trasporto pubblico come avviene in molte città europee.
Da qui ai prossimi anni verrà inoltre realizzato un reticolo di grandi opere che collegheranno ulteriormente i vari nodi della città metropolitana. Tem, Pedemontana, Brebemi, per citare alcune delle principali infrastrutture che (forse) verranno realizzate in vista di Expo 2015, imporranno a tutti noi una dote irreversibile di inquinamento, dissesto e sfruttamento lavorativo. Non si punta nemmeno a risolvere la congestione, la scommessa è attrarre nuovo traffico per rimodellare in chiave europea i poli logistici della regione.
San Precario chiede di allineare tutte le tariffe extraurbane a quella di Milano città e di creare un fondo per il diritto alla mobilità che garantisca a lavoratori precari, studenti, disoccupati e cassintegrati di accedere al trasporto pubblico locale. Queste sono efficaci misure di welfare metropolitano da mettere in campo per contrastare la crisi, che renderebbe Milano e il suo hinterland un’area metropolitana di livello europeo.
Questa iniziativa, infine, giunge a pochi giorni dallo sciopero dei lavoratori ATM a cui San Precario manifesta tutta la sua solidarietà, davanti agli scomposti, isterici e reazionari attacchi ai lavoratori in sciopero.
per saperne di più
Si può dare di più! Trasporti accessibili per precarie e disoccupati
Fagliela pagare
Santa serenata per abbonamenti ATM PRECARI
Ufficio stampa: Martino Iniziato, stampa@sanprecario.org , 3331732183
Da mercoledì 26 settembre riapre a Milano l’Infopoint San Precario, un luogo di incontro, informazione e cospirazione per precarie e precari. Ogni mercoledì dalle 16.30 alle 19.30 al Pianoterra, a Milano, in via Confalonieri 3, materiale informativo sulla precarietà, sui diritti e la possibilità di un supporto legale con gli avvocati di San Precario. L’Infopoint San Precario rilancia così l’agenzia comunicativa che ormai da anni contribuisce a dare forma ad idee e lanciare campagne di denuncia e rivendicazione, come quelle su mobilità, reddito di base e welfare tutt’ora in corso, per resistere nella metropoli della precarietà. L’Infopoint tornerà ad essere un luogo dove garantire un sostegno attivo alle lotte di precarie e precari e dove pensare insieme forme creative di mobilitazione. Mercoledì 26 vedrà subito un primo appuntamento, all’interno dell’Infopoint: l’incontro della rete dei redattori precari di Milano, che si concentrerà sulle ripercussioni che la riforma del lavoro approvata a luglio avrà in un settore ad alto tasso di precarietà come l’editoria. Proprio l’ultima riforma del lavoro determinerà nuove e peggiori ripercussioni sul mondo dei precari: l’Infopoint San Precario sarà anche il luogo giusto per capire quali novità sono state introdotte e quali strumenti restano a difesa e tutela dei lavoratori. Da sei anni i Punti San Precario agiscono nella precarietà e contro la precarietà, vincono cause e sostengono le mobilitazioni di precari e precarie: è tempo di ripartire!
“Un mondo popolato da precari è il mondo che sognano le imprese. Un mondo pensato e creato dai precari è il loro incubo peggiore” .
Pubblicate le graduatorie per soli titoli per i precari a tempo determinato, ossia si da precedenza ai precari che da anni lavoravano precariamente per l’amministrazione comunale meneghina.
I precari del comune lo chiedevano da settembre con decisione, insistenza, ironia e l’hanno ottenuto. Come? cospirando, ridicolizzando, lottando, denunciando. Non hanno mollato il colpo, non si sono divisi, non hanno ceduto all’idea che in qualità di precari non potevano fare nulla se non piegare la testa. Hanno accolto tutte le forze politiche, sindacali, sociali che hanno voluto stare al loro fianco e San Precario è sempre apparso.
Prosegui la lettura »
|
|