Fiera Milano: scherzi di cattivo gusto

“A carnevale ogni scherzo vale”, ci diceva la nonna ogni sabato grasso, mentre cercava di stringerci in improbabili costumini da Sandokan. Un detto falso, come avremmo presto imparato, quando, dinnanzi al primo compagno di scuola in lacrime per uno scherzo di cattivo gusto, ritrattava con il classico “quando è troppo è troppo”.
La lezione deve essere arrivata solo in piccola parte ai vertici di FieraMilano, vincitori indiscussi del premio per il peggior scherzo del carnevale 2011, e con largo anticipo. Uno scherzo perpetrato ai danni della crew di OppostiConcordi, delle centinaia di collaboratori del CarneMvale (il festival ludico-culturale che da anni agita la notte del sabato grasso milanese) e del pubblico che si apprestava a partecipare all’appuntamento.


I vertici di Fiera Milano, infatti, dopo aver stretto accordi per ospitare all’interno dei propri spazi di Rho-Pero  l’edizione 2011 del CarneMvale (in programma concerti –tra cui Elio e le Storie tese-, dj set, performance, ecc…) decidono di tirarsi indietro a poco più di un mese dall’evento (quando la prevendita era già partita).

I motivi? A quanto pare “mancano le garanzie di sicurezza”. Verrebbe da pensare ad una nobile attenzione verso le migliaia di partecipanti all’appuntamento, e invece no, la povera vittima insicura è Fiera stessa! Non si preoccupino i cittadini di Rho, non sono previsti uragani in zona per il 12 marzo, il rischio che FieraMilano non vuole correre infatti è che i suoi lavoratori manifestino, cogliendo la visibilità dell’evento, l’incazzatura contro la cacciata di 85 (per adesso…) dipendenti, scaricati come fossero immondizia. Garanzie di sicurezza che, peraltro, paiono mancare soltanto su questa data, visto che il calendario dei prossimi mesi di Fiera Milano comprende diversi eventi “di massa”, dal Gods of Metal al concerto-evento di Metallica, Slayer, Anthrax e Megadeth nel prossimo luglio.

Uno scherzo di cattivo gusto, insomma, uno scherzo che, l’abbiamo già scritto, ci pare il frutto soltanto di un attacco di paranoia. Come spiegare in altro modo un paventato rischio quando tutte le azioni che San Precario e Fornace hanno portato in Fiera sono state improntate esclusivamente alla comunicazione, partecipate e non violente? Come spiegare le millantate minacce comparse su milanofiera.net quando il blog dei lavoratori della Fiera si dedica esclusivamente al disvelamento delle infamità compiute dalla cricca di Pazzali (amministratore delegato di Fiera Milano) ai loro danni?

Con la paranoia, o forse, semplicemente con la paura. La paura di vedere le proprie malefatte rese pubbliche da chi le sta pagando. E chi paga questo attacco di paura, come tutti i precedenti, altri non sono che i lavoratori, altri non sono che coloro che da anni animano un appuntamento di valore per Milano, un appuntamento che avrebbe potuto vedersi aperte le porte della Fiera. Porte che invece vengono sbattute, ancora una volta, per nascondere la sporcizia delle azioni di chi la dirige. Ma questo è uno scherzo che non vale.

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