Nei giorni scorsi il Psp di Rho – Fiera ha chiuso due importanti vertenze legate al polo fieristico: Sanital e Autogrill. L’importanza di queste vertenze più che nei numeri sta negli scenari che apre in prospettiva di Expo 2015 gettando un’ombra sulle parole dell’ad di Expo spa Giuseppe Sala, che solo pochi giorni fa aveva chiesto maggiore flessibilità in vista dell’esposizione universale.
Sanital
Circa un anno fa una decina di lavoratori principalmente etiopi ed eritrei assunti da Sanital srl – una delle società che si occupa della pulizia all’interno dei padiglioni fieristici – ha impugnato i contratti a termine. Oggi è arrivata la sentenza di primo grado per un lavoratore: reintegrazione sul posto di lavoro a tempo indeterminato e 6 mensilità di risarcimento del danno. Molti hanno conciliato preferendo monetizzare le illegittimità dell’azienda e cercare un posto di lavoro altrove in condizioni migliori. Sì perché in realtà i lavoratori di Sanital facevano turni massacranti che potevano arrivare anche fino a 18 ore al giorno (!) occupandosi non solo di pulizia ma anche di montaggio/smontaggio stand, parzialmente in nero, con macroscopiche irregolarità contributive e una paga da fame. Insomma, condizioni di lavoro degne di un romanzo di Charles Dickens.
Autogrill
Chiusa con una conciliazione la vertenza di un lavoratore di un Autogrill che in Fiera è la principale società che gestisce il settore della ristorazione, ruolo chiave in vista di Expo 2015. Il nostro operatore pluriservizio (cioè tuttofare) si occupava di tutto: allestimento e pulizia dei locali, caffetteria, preparazione panini, gestione cassa e varie ed eventuali. Dopo 4 anni di lavoro precario costituito da un misto di “voucher” (cioè i buoni pensati per le collaborazioni occasionali) e contratti a tempo determinato, il nostro lavoratore tuttofare è stato lasciato a casa e giustamente si è rivolto a San Precario per ottenere un po’ di giustizia terrena e alla fine l’ha spuntata. C’è da sperare che anche altri lavoratori precari seguano il suo esempio.
Expoflessibili, expoprecari
I casi di Sanital e Autogrill, ai quali aggiungiamo Best Union e Fiera Milano ci fanno capire cosa intendono lor signori quando parlano di flessibilità. In vista di Expo 2015 hanno un forte bisogno di manodopera a basso costo da sfruttare per far quadrare i conti di un evento fallimentare e incassare il più possibile. Con ogni probabilità, Expo sarà la scusa per peggiorare la legge Fornero (a dimostrazione del fatto che al peggio non c’è limite!) e toglierci altri diritti in nome della flessibilità e della ripresa. Ma San Precario che ha a cuore le sorti di noi precari e precarie non starà di certo a guardare da qui al 2015…
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