L’articolo che segue è stato scritto in occasione della mayday del 2008, rimane validissimo, anzi essenziale per capire i mutamenti che la precarietà ci impone. Lo ripubblichiamo perché, con altri contributi, nati dalla sapienza di San Precario entro breve lanceremo un “percorso-vita” che porrà la centro, in tutta la sua potenza, un “punto di vista precario”, ovvero una narrazione di ciò che ci circonda fatta con gli occhi, con la mente, con il cuore dei precari e delle precarie. Ciò che proporremmo sarà un lavoro collettivo, condiviso e partecipato, non solo “nostro”, ovvero della comunità che anima questo sito. Chi vorrà collaborare a questa costruzione sarà ben più che gradito.
Stay tuned.