Questo articolo del signor Passerini ha sollevato una piccola diatriba. Il giornalista, firma di punta del Corriere lavoro, odiava profondamente San Precario, come molti suoi colleghi d’altronde. Non abbiamo mai capito il perchè , forse quest’astio era dovuto al fatto che il santo rendeva la precarietà un pò meno truce e un pò meno sfigata? Forse il giornalista non amava scrivere editoriali a mò di premessa per gli annunci del lavoro e gli sarebbe piaciuto di più scrivere per la Nera? O forse la figura del Santo era ingombrante e riempiva quei vuoti intepretativi nei quali il Walter (Passerini) avrebbe voluto sguazzare. L’ultima ci è parsa sempre la più azzeccata. Sentite questa.