I veri obiettivi della politica sul lavoro di Renzi

jobs act precarietàthx Quaderni di San Precario – di Andrea Fumagalli

Non passa giorno che il nuovo governo Renzi, forte del 40% ottenuto alle elezioni europee, non emani una declamatoria in nome della semplificazione e delle riforme (Costituzione, Giustizia, Tasse, Legge elettorale, ecc.). Finora alle parole non sono seguiti i fatti. Con un’eccezione significativa: il mercato del lavoro. In questo campo, l’attivismo del governo – bisogna riconoscerlo – è stato particolarmente vivace e la trasformazione del decreto Poletti in legge, come prima parte del Jobs Act, ne è la testimonianza. E’ quindi necessario analizzare dove questo attivismo vada a parare. E il quadro che si prospetta non promette nulla di buono per i precarie e le precarie (siano essi/e occupati/e in modo stabile, in modo atipico o disoccupati/e). Nulla di nuovo sotto il sole, anzi d’antico….

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La fiera dell’ipocrisia

expo_affamaLunedì 24 marzo nell’Aula Magna dell’Università Statale, aperta per l’occasione, organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza, con la partecipazione dell’ordine degli avvocati milanesi, dei consulenti del lavoro, di Confesercenti, e ovviamente con il patrocinio di Expo SpA e del Comune di Milano, si è svolto il convegno: “Le regole del lavoro per Expo 2015“.

Anche San Precario è intervenuto, in un clima un po’ surreale, non solo per la presenza di un cospicuo numero di forze dell’ordine all’esterno e di agenti della Digos all’interno.

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