In castigo dietro la lavagna

Settembre 2008: arrivo nella mia nuova scuola e cerco di spiegare come è fatto l’interno della Terra alle mie classi prime.

Depressa, mi rendo conto
che non ci stanno capendo molto. E certo, ci vorrebbe un disegno, uno
schema, ho pure comprato i gessetti colorati, lo so bene che con un disegno
alla lavagna si capisce meglio. C’è un problema, però. Non c’è la
lavagna.

In nessuna delle mie sette classi. Ad un certo punto ho deciso: ho
tolto tutti gli ingombri e ho cominciatao a scrivere sul muro bianco.
Sorpresa e sconcerto, ma anche un certo entusiasmo, da parte dell’utenza in
tutte e sette le classi: una prof graffittara??!!

Ottobre 2008: entro a
scuola con gli occhi sbarrati sul giornale. Stavo leggendo con sconcerto
della conferenza stampa della Gelmini che annunciava la lavagna
elettronica. E gli studenti mi accolgono al grido di "Ha sentito prof?? le
lavagne elettroniche!!!" e giù a ridere. Io non riuscivo a ridere.

La
avevo già sentita, la notizia. Nel 2006. Con tanto di soldi sprecati e
appalti vinti da ditte amiche. Vi linko la notizia sotto, ma potete anche
non leggerla, non vi posso mica mettere in castigo dietro la lavagna.

http://www.bambinicoraggiosi.com/?q=node/480

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