Gli accordi siglati dalla Fiat relativi alla riorganizzazione dei siti produttivi italiani pongono delle questioni ineludibili per le forze di sinistra, sul piano sindacale come sul piano politico.
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A proposito della cd. Riforma Gelmini. In questo scritto, riporto alcune annotazioni di una lettera dell’Associazione Italiana di Psicologia in merito ai presupposti punti meritevoli del DDL Gelmini sull’Università. Volutamente si tralasciano le critiche più comuni, ovvero il taglio del Fondo di Finanziamento Ordinario, il maggior potere dato al Consiglio di Amministrazione nel momento stesso in cui esso si apre ai privati con elevata capacità di condizionamento delle politiche didattiche e di ricerca degli Atenei, la possibilità di reperire fondi tramite l’istituzione di Fondazioni di diritto privato, premessa per una privatizzazione dell’università pubblica, incremento della già elevata precarizzazione della figura dei ricercatori, con la scomparsa del ricercatore a tempo indeterminato, il processo di indebitamento degli studenti (finanziarizzazione dell’università).
Il movimento che si è sviluppato in queste settimane e che ha trovato nelle manifestazioni di questi giorni la sua espressione estetica (dal salire sui tetti, sulle gru e sulle torri, dall´occupazione delle piazze, sino ai riots del 14 dicembre 2010) è un movimento variegato e scomposto. Come è la precarietà. E non può essere altrimenti. È la manifestazione del disagio della condizione di precarietà, ma senza che la “soggettività precaria” venga mai nominata e posta al centro dell´azione. In risposta alla lettera di Saviano apparsa su Repubblica.it il il 16 dicembre 2010 Caro saviano, tu dici: “CHI HA LANCIATO un sasso alla manifestazione di Roma lo ha lanciato contro i movimenti di donne e uomini che erano in piazza”. |
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