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Comunicato Stampa A Roma San Precario si è trovato circondato da 200.000 persone o forse di più, una moltitudine di indignate e indignati, di studenti, di precari, di migranti, di cassa integrati, di disoccupati. Una moltitudine eterogenea di persone che non ci stanno a vivere sotto ricatto, a vivere massacrati da una crisi pesante e da un governo inetto e immobile, che non ci stanno ad accettare ricette draconiane da banche che dopo aver risucchiato i loro risparmi dettano diktat per uscire dalla crisi. Una moltitudine che vuole riprendere in mano le retini della propria vita per galoppare nel proprio futuro.
Ore 12.00 Milano, Via Cordusio, 5 sede di Banca d’Italia Milano.
Affollata la conferenza stampa indetta dagli indignados milanesi che di fronte a giornalisti e telecamere hanno prima spiegato l’inevitabilità della loro presenza davanti alla filiale milanese della banca centrale nazionale e della loro partecipazione alla manifestazione globale contro l’austerity di sabato 15 ottobre a Roma e poi hanno pubblicamente letto una missiva (in allegato) firmata da Ulisse e Natalia. Ulisse e Natalia non sono presidenti di banche, né capitani d’industria, né broker finanziari, né titolari di agenzie di rating, tantomeno capi di governo o ministri delle finanze. Sono due persone che lottano tra un contratto precario e l’altro e che pretendono risposte reali alla condizione in cui versa la stragrande maggioranza degli italiani. Alla pubblicazione della lettera di Trichet a entrambi è venuto uno strano prurito ai polpastrelli e non hanno resistito: anche loro hanno scritto le loro belle richieste anzi le loro pretese!
Domenica 25 settembre – ore 10.30 VAG61 – via Paolo Fabbri 110 (Bologna)
Siamo i precari e le precarie che si ritrovano da mesi negli Stati generali della precarietà, e che da gennaio stanno preparando uno sciopero precario, uno sciopero dentro e contro la precarietà che dimostri che se ci fermiamo noi si blocca il paese. Abbiamo intrapreso questo cammino con le mobilitazioni per il diritto all’insolvenza, la partecipazione allo sciopero dei migranti e alle battaglie contro il razzismo istituzionale, la Mayday di Milano, l’agitazione dei precari dell’editoria al Salone del libro di Torino, l’attività dei Punti San Precario, le giornate di piazza contro Brunetta, l’occupazione del teatro Valle a Roma, le mobilitazioni in Val di Susa e quelle studentesche dello scorso autunno, l’assemblea del 10 ottobre a Roma in difesa dei beni comuni. Il 23 luglio, a Genova, ci siamo incontrati per rilanciare questo percorso e per affermare, verso lo sciopero, il punto di vista precario.
Il 15 ottobre 2011 migliaia di persone in tutto il mondo scenderanno in piazza contro le politiche di austerity simili a quelle della manovra finanziaria approvata in questi giorni in Italia. Un appuntamento necessario a contrastare la gestione autoritaria e bipartisan della crisi che i poteri finanziari e i governi trasversali del neoliberismo ci vogliono imporre.
Dopo la straordinaria vittoria referendaria del 12 e 13 giugno 2011 dalla Val di Susa ci arriva un’altro appello per la difesa dei beni comuni. Il popolo della valle, che da vent’anni si oppone al devastante progetto della TAV stamattina è stato attaccato da 2500 agenti del disordine. Il Ministro della Paura ha mostrato sul campo cosa intende il suo partito con lo slogan “padroni a casa nostra”.
San Precario esprime tutta la sua solidarietà nei confronti della Libera Repubblica della Maddalena e dei resistenti Valsusini.
L’appuntamento milanese sarà lunedì 27 giugno 2011 alle ore 18 a San Babila.
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