La crisi entra in fiera

CENTRO SOCIALE SOS FORNACE di RHO – PUNTO SAN PRECARIO
vi invitano allo stand Il Disoccupato in Fiera
DOMENICA 11 DICEMBRE FIERA MILANO dalle 14.00 alle 18.00

Come promesso il Centro Sociale SoS Fornace e San Precario tornano in fiera durante la Fiera dell’Artigianato dove allestiranno lo stand Il Disoccupato in Fiera insieme ai lavoratori licenziati dall’ente fiera, ai precari, ai cassa integrati, ai disoccupati per non dimenticare come vengono trattati i lavoratori dalla vetrina dell’economia italiana, per ricordare che il 31 dicembre scadono i termini del collegato lavoro e che nonostante le meline e l’immobilismo dei sindacati confederali le lotte e le cause si possono fare e si possono vincere anche e soprattutto nei luoghi dove Cgil/Cisl/Uil hanno di fatto abbandonato lavoratori precari e non ai ricatti e ai soprusi di speculatori e precarizzatori.
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Vi ricordate il collegato lavoro?

Un anno fa le Camere approvavano il Collegato Lavoro.

Una legge/sanatoria per le imprese che colpisce tutti precari.

Il suo scopo era quello di rendere impossibile l’impugnazione dei contratti atipici (che nella gran parte dei casi sono illegittimi) da parte dei precari, introducendo tempi strettissimi per far valere i loro diritti.

Una volta scaduto il contratto se non lo si impugna entro 60 giorni addio diritti e soldi.

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San Precario’s benefit @cascina Torchiera

Venerdi 25 novembre dalle 22.30

musica trash e dintorni con Enver Brothers meet San Precario.

Serata in supporto dei torpedoni precari.

Inspira conflitto cospira precario!

Ichino per tutte le stagioni

In questi giorni il senatore Pietro Ichino compare spesso in televisione e sulle pagine dei giornali. E’ uscito infatti l’8 novembre la sua ultima opera: “Inchiesta sul lavoro”. In tale libro, il senatore Ichino spiega la sua proposta di “grande riforma” del lavoro e delle relazioni industriali. Il perno è la cd. flexsecurity, ovvero l’utilizzo combinato di flessibilità nel mercato del lavoro e sicurezza sociale. La proposta non è nuova (è almeno da dieci anni che se ne parla), ma è solo da due anni che è stato depositato in Senato un disegno di legge (il n. 1873/2009) che reca la sua firma. La premessa, l’ipotesi di partenza, è fondamentale: l’esistenza di un rigido apartheid nel mercato del lavoro, tra i garantiti e i non garantiti. Dalla sua verifica deriva infatti la validità della proposta.

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Oltre il 15 ottobre: per riprendere il cammino

 In un panorama stantio come quello italiano non stupisce che il manifestarsi, a volte confuso, di nuove istanze e di nuovi attori sociali generi il panico nelle organizzazioni tradizionali e la confusione nei movimenti legati a forme tradizionali di conflitto. Non a caso questa data nasce fuori dall’Italia, dalle acampadas spagnole figlie della crisi mondiale che sta mostrando tutta la fragilità del vecchio continente e l’inconsistenza dei singoli governi. “que se vayan todos!” gridano da Madrid a New York.

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