E pensare che la quasi totalità di leggi e concetti che hanno permesso al liberismo di distruggere i diritti dei lavoratori vengono da lì. Dall’eccellenza di Milano, la Bocconi di Parco Ravizza, fucina dell’economia dei migliori. Peccato che anche lì esistano lavoratori a progetto che nonostante le belle parole sull’etica ripetute 20 volte all’anno da rettore, insegnanti e convegni, vengono brutalmente messi alla porta al minimo accenno di opposizione. Controlli rigidi al posto dell’autonomia gestionale, orari prefissati al posto di una libera collaborazione, ordini e continuità di presenze invece che indipendenza. In pratica l’unico progetto portato avanti da Bocconi in quel caso era la totale sottomissione del lavoratore. Così San Precario ha portato la Bocconi davanti al Tribunale del Lavoro. Oggi quell’ex co.co.pro a è stato assunto. A tempo indeterminato.