Siamo i precari che da anni lavorano per il Comune di Milano garantendone i servizi.
Siamo il motore della ‘macchina comunale’, migliaia in ogni settore, ufficio, società partecipata, fondazione.
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Siamo i precari che da anni lavorano per il Comune di Milano garantendone i servizi.
31 dicembre 2011 Dopo dodici ore di occupazione degli uffici milanesi di via Crespi a Milano (ministeridellalotta.noblogs.org/post/2011/12/30/occupati-gli-uffici-della-carlo-colombo-a-milano/), gli undici operai della Carlo Colombo di Agrate si sono ricongiunti con i propri compagni e con il presidio di solidali: la giornata di azione e protesta ha raggiunto obiettivi significativi, che ribaltano in parte l’esito del fallimento dell’incontro di giovedì in Prefettura a Monza. L’azienda, obbligata dall’azione degli operai a rimettere in discussione la propria posizione, ha sottoscritto un accordo in cui si impegna a sospendere le lettere di licenziamento per 41 dipendenti e a incontrare nuovamente i lavoratori il 3 di gennaio presso la Regione. In quell’occasione si tornerà a discutere della richiesta di cassa integrazione in deroga incondizionata (ossia senza la sottoscrizione di alcun impegno da parte dei lavoratori a firmare le proprie dimissioni alla scadenza della cassa).
Sono circa 400 i rilevatori che in questi mesi stanno conducendo le operazioni di correzione dei questionari spediti dall’Istat nelle case dei milanesi. Quattrocento lavoratori reclutati dal Comune di Milano attraverso un bando pubblico e sessioni introduttive di quattro ore spacciate come corsi di formazione. I rilevatori hanno dimostrano di essere molto pratici e concreti e pur di lavorare hanno accettato condizioni lavorative umilianti e clausole contrattuali vergognose.
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