Accademia Precaria: introduzione al Reddito

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Mentre la crisi e la precarietà dilagano, centro destra e centro sinistra si apprestano a varare un ulteriore governo dell’emergenza le cui priorità sono quelle di sempre:tutelare profitti e rendite delle imprese. In un modo o nell’altro sembra che niente e nessuno possa invertire questo infausto declino.

Eppure, nel caos mediatico, quasi per incanto, per un breve lasso di tempo, le tematiche del reddito e dei nuovi diritti sono comparse nelle prime pagine dei giornali per poi scomparire in modo altrettanto repentino, manco fossero una cometa.

Noi, che siamo malati di precarietà ma anche inguaribili ottimisti crediamo che il grande giorno in cui si “faranno i conti” non sia troppo lontano e lottiamo costantemente affinchè ci si avvicini il più in fretta possibile al grande big bang.

Nel mentre, conoscendo i nostri polli, ovvero conoscendo l’atavica ottusità della sinistra istituzionale e sindacale di comprendere l’universo precario e la necessità di un radicale cambiamento di rotta, noi ci prepariamo con cura. Di reddito e di nuovi diritti ne parlano oramai tutti e tutte, cani e porci, ma ribadiamo che l’unico reddito veramente necessario a precari e precarie è quello che permette di rifiutare i lavori peggiori, ovvero di scegliere il conflitto.

Per comprendere il Reddito, per prepararsi al big bang, per partecipare al giorno dei conti, per discutere di nuovi diritti e infine, per seguire la cometa che indica la direzione del cambiamento vi invitiamo al ciclo di quattro incontri, interni all’accademia precaria.

lunedì 29 aprile – Reddito e comete
la direzione del cambiamento: dal diritto al lavoro al diritto alla scelta del lavoro, verso i nuovi conflitti.

mercoledì 8 maggio – Reddito e conticini
fino a oggi abbiamo pagato noi, da domani chi paga?

(data da stabilire)  – Reddito e storia
come nasce la proposta di reddito di base di San Precario

(data da stabilire)  – Reddito e bowling
perchè i nuovi diritti saranno lo strike delle vecchie istituzioni

MAYDAY 2013: ROAD TO/VS EXPO 2015

mayday2013La MayDay di quest’anno finirà il 1° Maggio del 2015, all’apertura di EXPO 2015.
Due anni per parlare di reddito diretto e indiretto, dei legami tra luoghi di vita e lavoro, di nocività e sviluppo, per fronteggiare un’Esposizione Universale che incombe sul territorio metrolombardo imponendo immaginari e devastando territori.

Perché EXPO è debito cemento e precarietà

Perché EXPO è un grande acceleratore di opere dannose.

Opporsi a questo “grande evento” vuol dire opporsi alla crisi e al ricatto del debito. Vuol dire opporsi alle nocività e all’economia del cemento coi suoi scempi ambientali realizzati in spregio all’interesse comune,

Vuol dire opporsi alla precarizzazione delle nostre esistenze lungo tutti i suoi assi: reddito, casa, mobilità, sapere, affetti.

PER TUTTE E TUTTI UNA SOLA GRANDE OPERA: REDDITO

Un reddito di base incondizionato come misura concreta di intervento contro la precarietà e nella precarietà, per rompere la gabbia del ricatto e del bisogno.

MAYDAY 2013

1° Maggio 2013 – Ore 15.00
Piazza  24 Maggio – Milano

      Spot audio (11'')
      Spot audio (21'')

Rcs MediaGroup: di chi è il piano?

TORTA-RCSPrima di Natale, l’a.d. Pietro il Jovane ha inviato una missiva a tutti i dipendenti di Rcs MediaGroup. Annunciava grandi sacrifici – inevitabili, per quanto spiacevoli – e, inoltrando gli auguri di buone feste a tutte le famiglie dei lavoratori prossimi a essere sacrificati per il bene delle banche e degli azionisti, chiariva che quello in arrivo non era farina del suo sacco: “Questo non è il mio piano”.

Il piano, lo ricordiamo, prevede l’eliminazione di 800 posti di lavoro dipendente di cui 650 in Italia, la strage conseguente dei precari, la cessione dei periodici con 100 giornalisti dentro, il taglio di 110 giornalisti al Corriere della sera e della fogliazione del quotidiano, la chiusura delle sedi estere, l’alienazione del palazzo di via Solferino. Che cosa si salverebbe da questa eterogeneo disastro? Il settimanale Il Mondo e poco altro, che si potrebbe radunare nella torre di Mordor, a Cascina Gobba. Praticamente, il nulla.

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Vicenda Ikea: ennesimo atto intimidatorio

IKEA-PIACENZAApprendiamo con sdegno dell’emissione del Foglio di Via per tre anni da Piacenza, nei confronti di Aldo Milani,coordinatore nazionale del S.I. Cobas, a causa delle lotte dei mesiscorsi a fianco degli operai dell’Ikea.

Questo atto è inaccettabile e colpisce in generale tutte le forme di lotta e resistenza che con fatica si portano avanti, nel tentativo di contrastare un sistema che continua ad agevolare i capitalisti adiscapito dei lavoratori ormai sempre più precari e con un futuro lavorativo sempre più difficile ed incerto.

Esprimiamo quindi tutta la nostra solidarietà nei confronti di chi sostiene le lotte attivamente e si vede limitare il proprio intervento con l’esclusione dai territori.

Rete San Precario

Che si parli di reddito. Ma con correttezza.

sediaNel giro di pochi giorni sono comparsi sul blog di San Precario, ospitato da Il Fatto Quotidiano, due post sul tema del reddito di base: il primo in relazione alla proposta (carente) del M5S e il secondo sul costo e una possibile modalità difinanziamento del reddito di base. Hanno ricevuto insieme più di 700 commenti, il che evidenzia come il tema sia finalmente entrato nel dibattito politico nazionale e interessi anche coloro che magari non partecipano direttamente all’attività politica.

Nelle risposte abbiamo registrato molte posizioni, alcune molto interessanti, altre del tutto prevenute. Il tema è stato poi ripreso da altri siti: la rete è un grande collettore di opinioni e di comunicazione. Fra tutti, ci ha sorpreso un post nel blog di Letizia Mosca, giornalista di Radio Popolare, che si occupa da anni di tematiche sociali legate alle problematiche del lavoro. Conosciamo Letizia da più di 10 anni. Più volte ha narrato la Mayday, ma sopratutto ha seguito più volte le iniziative di san precario e collaborato strettissimamente alla costruzione dell’incursione di Serpica Naro nel mondo precarissimo della moda.

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